mercoledì 23 gennaio 2013
"La mia brama", di Alessandra Prospero
"La mia brama"
Un tempo avrei cavalcato verso i tuoi desideri
Per placare il mio malessere.
Avrei cercato il mio feroce smarrimento
E la tua dolce sottomissione.
Avrei rincorso le tue ciglia contemplanti
Solo per avere una tregua illusoria
Per pietrificarmi nella tua sensualità,
Estraniarmi nel tuo inseguimento.
Ma ora il tuo sguardo perplesso,
Schiavo della mia curiosa indolenza,
Mi palesa la tua debole trama
Di uomo fallace e disarmato
E l’ardore muore insieme alla tensione
Non bramo più condivisione cocente,
Non voglio filtri o amplificazioni
Di una riflessione troppo personale.
di Alessandra Prospero
vincitrice del 2° posto al Premio Internazionale Vitruvio
e del 2° posto nella sezione sociale Premio Leandro Polverini
Per visualizzare il blog di Elisabetta Bagli:
Ringrazio di cuore la poetessa Elisabetta Bagli per dato spazio a questa mia lirica nel suo blog di cultura.
RispondiEliminaEcco dei versi forti, energici, dotati di personalità, che si segnalano per la propria pregnanza, per la capacità cioé d'attrarre l'attenzione del lettore e lasciarne il segno.
RispondiEliminaLa forma di questa lirica è "robusta", di gusto moderno, con assonanze vagamente borgesiane, in cui ad un certo Impressionismo concettuale si affianca la vena intimista, che è poi la sostanza di tante opere a carattere autobiografico.
La materia della poesia è, in sintesi, la disillusione, ovvero il mutamento del proprio stato d'animo, dovuto alla naturale dialettica dei sentimenti, per cui questi cambiano di fronte agli alterni e controversi eventi della vita.
Caro Guardiano, sono onorata da un simile commento. Ti ringrazio e ti seguo. Alessandra
EliminaMolto intensa, Alessandra.
RispondiEliminaGrazie Gianna
EliminaGrazie a te, Alessandra, per aver condiviso i tuoi versi veramente splendidi e ricchi. Guardiano del Faro ha già detto tutto! Complimenti anche a lui per l'acuta analisi dei tuoi versi!
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