venerdì 1 marzo 2013

DELITTI ESOTERICI di Stefano Vignaroli




Zoom immagineStesso luogo, identico mistero.
A distanza di cinque secoli,
ancora l’esoterismo a Triora 
di Alessandra Prospero
Da Altromondo editore, un’indagine
nella città simbolo della stregoneria 

Gli ingredienti ci sono tutti: un’ambientazione appropriata e suggestiva, un fitto mistero legato al mondo del paranormale, una protagonista tenace e sensuale che ci guiderà con coraggio alla soluzione del caso e al responsabile di una serie di inquietanti delitti. Prende così forma un thriller iniziatico e scabroso nel cuore della cittadina ligure nota per i processi di stregoneria del XVI secolo, Triora, in cui una catena di morti misteriose costringerà il commissario Caterina Ruggeri a inoltrarsi, per la sua prima indagine, nel pericoloso mondo esoterico. Una vendetta trasversale e fuori dal tempo sembra essere il movente che anima colui che torna a seminare nuovamente sangue nei luoghi storici di Triora dopo cinquecento anni. L’autore, Stefano Vignaroli, ci terrà col fiato sospeso fino agli ultimi paragrafi del libro Delitti esoterici (Altromondo editore, pp. 376, € 19,00) prima di svelarci la soluzione.

Il commissario Caterina Ruggeri
Il romanzo racconta la prima indagine del commissario Ruggeri, figura femminile affascinante ed audace, assegnata al Distretto di Polizia di Imperia (provincia alla quale appartiene la cittadina di Triora) dopo aver svolto per anni la funzione di responsabile delle unità cinofile della Polizia di Stato. Leggendo, si può ipotizzare che la dottoressa Ruggeri, negli anni passati ad addestrare le unità cinofile, abbia per osmosi acquisito lo stesso fiuto dei suoi collaboratori a quattro zampe, poiché frequenti sono le intuizioni improvvise e a volte incomprensibili che la aiuteranno a risolvere il caso. Il commissario è una combattente ostinata che non esita a rischiare in prima linea pur di seguire una pista, ma è anche una donna innamorata e passionale, capace di seguire il proprio istinto pure nella vita privata. Una pioniera dell’indagine, una professionista che ci ricorda per piglio la dottoressa Kay Scarpetta, nata dalla penna di Patricia Cornwell.

Il pentacolo
La scia di sangue degli inquietanti delitti si rivela ben presto frutto di un piano: lo si scopre paragrafo dopo paragrafo, quando la mappa degli omicidi inizia ad assumere la forma di un pentacolo. Cosa si nasconde dietro questo macabro disegno? E perché vengono scelti come scena del crimine proprio i luoghi che ricollegano i delitti alle uccisioni per stregoneria avvenute a Triora tra il 1587 e il 1589? Tutti gli elementi riconducono all’esoterismo, a una setta o, in ogni caso, a qualcosa di paranormale che sta mietendo il terrore in paese con una logica ben precisa: ad ogni punta del pentacolo è legato un elemento e ad ogni elemento sembra essere legato un destino. I ritrovamenti dei cadaveri inoltre ci fanno capire che siamo di fronte a una mano omicida feroce e impietosa che deve essere assolutamente fermata prima che il pentacolo si chiuda, cioè prima dell’ultimo delitto.

Il sesso come veicolo
Il libro è altresì condito da figure di streghe affascinanti e piuttosto carnali, oltre che da frequenti episodi di sesso, usato come mezzo per veicolare la conoscenza e il potere, divenendo prassi ma anche soggiogamento. Dono e assoggettamento si fondono in un ambivalente e pericoloso connubio che avvicina desiderio e morte. A parte la prevedibile valenza iniziatica dei rapporti carnali, vedremo come lo stordimento dei sensi sarà in alcuni casi letale (o quasi) per alcuni personaggi e come costituirà, per tutta la narrazione, un elemento molto importante del libro, peraltro sviluppato dall’autore in maniera che le descrizioni e le scene non risultino mai volgari od offensive per il lettore.

Riferimenti autobiografici?
Stefano Vignaroli esercita la professione di medico veterinario nella provincia di Ancona e ha collaborato spesso con le unità cinofile della Polizia di Stato a cui fa riferimento nel curriculumdel commissario. Non sappiamo se riguardo ai due personaggi maschili principali (il cui nome è Stefano per entrambi) vi sia qualche richiamo autobiografico, seppure si riscontrino molti elementi che accomunano l’autore ai due personaggi. Quel che è certo è che l’esperienza maturata nella collaborazione con le unità cinofile aggiunge una connotazione più realistica alla missione del commissario Ruggeri. Inoltre la passione dell’autore per la musica, in particolare per il jazz, è un filo conduttore che arricchisce Delitti esoterici chiudendolo addirittura in grande stile.

Felice esordio
Dopo Delitti esoterici una nuova indagine attende già il commissario Caterina Ruggeri ne I misteri di Villa Brandi, in cui ambientazione e contesto cambiano decisamente ma ci regalano comunque una storia appassionante con una buona dose di suspense. Potrebbe essere dunque l’inizio di una nuova serie tutta italiana assolutamente da non perdere.

Alessandra Prospero

(www.bottegascriptamanent.it, anno VII, n. 67, marzo 2013)

2 commenti:

  1. Gli ingredienti ci sono tutti: un’ambientazione appropriata e suggestiva, un fitto mistero legato al mondo del paranormale, una protagonista tenace e sensuale che ci guiderà con coraggio alla soluzione del caso e al responsabile di una serie di inquietanti delitti...

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  2. È quasi incredibile che certi casi si possono ripetere... Quanti misteri ci sono e che rimangono sempre misteri... senza soluzione.
    Ciao cara Sandra e buon fine settimana.
    Tomaso

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